Le prime sensazioni costruiscono dei pregiudizi, senza contare, che dietro alla disabilità c’è la voglia di comunicare e mettersi in gioco.
Mi metto in gioco attraverso l’arte della poesia e ascoltando il mio istinto si afferma in me la vogli di sperimentare:
Esperimenti Haiku:
“Vitalità on naturalmente scalzo per comprendere”. Damiano Cabassi “Inquinamento conosco bene il tuo male sei disumano”. Damiano Cabassi In occasione della giornata delle persone con disabilità: OMBRA 12-/11/21 Echeggiano gesta non oliate e indurite dal corollario di un’esclusione scartata dalla ragione grata. Gesta scagliarsi nell’armistizio del pregiudizio che non permette alla nostra bellezza di irrorare la giornaliera brezza. Refrattaria ombra di angoli smussi colma di bizzarre gesta inghiottite da un velo ingrato… perché nasconde la carezza del cielo io suono… impavido … nella società. Quella società racchiusa nel suo bozzolo, che non sa ascoltare perché il suo pentagramma è colmo di stonate parole parcheggiate ed essere suono incompreso. Voraci di parole e maestri, siamo energia che la penna scrogiola per slegare bellezza. Damiano Cabassi LETTERA AL SOFFIO VITALE Scritta il 07-08
Riscritta il 06/08/2021, in stile sonetto. Scrivo gonfiando vele immortali e il vento, muovendo le nuvole, spara magia nel cielo piacevole scrivendo ispirazioni annali. Natura tu splendendo felicità sai risvegliare il nostro intuito e riattizzare accanite albe innalzando grande competitività. Competitività e felicità Natura, trascini noi intelletti e spargi colori nel nostro mondo. Colori in grado di costruire e tappare le industrie umane della terra, instradando il verde. Damiano Cabassi Ho costruito dentro me una forza inesauribile di vivere, di andare incontro a cose che il mio corpo ha tutta la capacità di non volere. Ho fatto forza alla mia vela per far sì che si estingua alla memoria, il dolore della scoperta di non farcela. Ho voluto abbandonare la terra di sempre e se tra lune e lune cadrò farò pascere i miei piedi ma non il desiderio. A chi mi darà l’opportunità terrò grato il suo cuore nel cassonetto delle memorie. la viaggerà all’impazzata e perderla io potrò, eppure, nella mia mano ritornerà per avanzare le mura e far sì, che il non credere sia cancellato dalla bocca di coloro che mi hanno trattenuto. Potrò giacere, stanco di giocare a vuoto ma so di poter chiedere la grazia a coloro che mi porgono aiuto e se intorno, vedo mille coppie non vedo l’insaziabilità della mia coscienza altrimenti diventerei pazzo. Voglio regalarmi la stessa voglia del mio compagno per fare gioco interno e come tutti, per viaggiare senza che mano si afferri al muro. Io credo… anche se in alcuni momenti cadrò costruirò ugualmente la vita. Damiano Cabassi
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AFFRONTARE IL BASKET
21/10/03